BRICS; Italia a rischio?
Parlare della de-Dollarizzazione è il tema di attualità degli USA; avrà grandi impatti anche in Europa
Le 19 nazioni che si sono recentemente ritrovate a Cape Town per discutere dell'annessione al BRICS
Il BRICS è composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, è un gruppo di nazioni emergenti che hanno una grande influenza sull'economia globale
Con l'aggiunta di queste 19 nazioni, il BRICS si espanderebbe notevolmente, diventando una delle più grandi organizzazioni economiche del mondo. E con l'espansione del BRICS, ci sarà anche una maggiore spinta verso la de-dollarizzazione dell'economia globale.
Per anni, molte nazioni hanno cercato di liberarsi dalla dipendenza dal dollaro USA, ma finora i risultati sono stati limitati. Tuttavia, con l'arrivo di queste 19 nazioni nel BRICS, potrebbe essere possibile creare un sistema di scambio commerciale basato su una nuova valuta, che potrebbe sfidare il dominio del dollaro.
Questa nuova valuta, chiamata BRICscoin, potrebbe essere utilizzata per i commerci internazionali tra le nazioni aderenti al BRICS, e potrebbe eventualmente diventare una nuova riserva mondiale di valuta. Ciò avrebbe un impatto significativo sull'economia globale e sul potere degli Stati Uniti nell'arena finanziaria internazionale.
Inoltre, la de-dollarizzazione potrebbe avere anche altre conseguenze. Potrebbe ridurre il potere degli Stati Uniti di utilizzare il dollaro come arma economica, attraverso l'imposizione di sanzioni finanziarie contro altre nazioni. Potrebbe anche ridurre la necessità per molte nazioni di detenere riserve di valuta in dollari, aprendo la strada ad altre valute come l'euro, lo yuan cinese o il rublo russo.
Naturalmente, ci sono ancora molte domande senza risposta su questa proposta. Ad esempio, sarà possibile convincere tutte le nazioni aderenti al BRICS ad accettare una nuova valuta comune? E come sarebbe gestito il valore di questa nuova valuta?
Tuttavia, la possibilità di una nuova valuta mondiale, creata da una coalizione di nazioni emergenti, potrebbe essere un evento che cambia la storia dell'economia mondiale. E anche se questa idea è ancora in fase di sviluppo, ci sono segnali che il mondo sta cambiando, e che l'epoca del dominio del dollaro potrebbe essere in via di conclusione.
Influenza che avrà sull'Europa
I membri del BRICS rappresentano alcuni dei mercati emergenti più importanti del mondo, con un grande potenziale di crescita economica.
In primo luogo, la de-dollarizzazione potrebbe portare a una riduzione dell'influenza degli Stati Uniti sull'Europa, in particolare nell'ambito del commercio internazionale. Se il BRICS emette una nuova valuta per il commercio internazionale, ciò potrebbe portare a una diminuzione dell'utilizzo del dollaro americano come valuta di riserva. Ciò potrebbe ridurre la domanda di dollari americani, che potrebbe a sua volta portare a una svalutazione del dollaro rispetto ad altre valute.
Ciò potrebbe avere un impatto significativo sui paesi europei che commerciano con gli Stati Uniti. Potrebbero sperimentare un aumento dei prezzi delle esportazioni verso gli Stati Uniti, poiché il valore del dollaro potrebbe diminuire rispetto alle loro valute. Tuttavia, ciò potrebbe anche rendere le esportazioni europee più competitive sui mercati internazionali.
In secondo luogo, l'annessione al BRICS potrebbe portare a nuove opportunità commerciali per l'Europa. I membri del BRICS rappresentano alcuni dei mercati emergenti più importanti del mondo, con un grande potenziale di crescita economica. Ciò potrebbe portare a nuove opportunità di investimento e di commercio per le imprese europee. In particolare, le imprese europee potrebbero essere in grado di beneficiare della crescente domanda di beni e servizi in questi paesi.
In generale, l'annessione al BRICS e la de-dollarizzazione avranno un impatto significativo sulla scena globale, inclusa l'Europa. Le imprese europee potrebbero trarre vantaggio dalle nuove opportunità commerciali, ma anche dovranno affrontare nuove sfide e adattarsi a un nuovo equilibrio di potere globale.
Articolo tratto da: Foreign Policy, Bloomberg e Times of India
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