Alessandro Tonusso, chi è in realtà

Ex barista e proprietario di una birreria con la passione per la scrittura

Scrivo per passione afferma, spingendo la mente laddove la realtà non può arrivare



Recentemente lo scrittore pordenonese "riscrive" la leggenda dei Beatles in un romanzo mabientato a Venezia, immagina la morte di Mccartney immediatamente dopo un concerto


«Scrivo per passione – afferma –, spingendo la mente laddove la realtà non può arrivare»
C’è un romanzo che, da diverso tempo, sta cercando di scrivere, ambientato in una Pordenone un po’ rivisitata, dove piazza XX Settembre è occupata da un mega centro commerciale. «La trama c’è, manca un personaggio famoso da poter inserire, in maniera credibile, a Pordenone. Spero di trovarlo presto».

«Ognuno di noi, prima o poi nella vita, pensa di uccidere qualcuno. È il buonsenso che non ce lo lascia fare. L’elemento comune a tutte le mie storie è il crimine, interpretato sempre da personaggi famosi, con cui è più facile identificarsi»

Tra le leggende che circolano sui miti della storia del rock quella della morte prematura del Beatle Paul McCartney è una delle più affascinanti e misteriose.

La storia risale a 50 anni fa e ha ispirato tanta letteratura, pro e contro la tesi “complottista” che vorrebbe addirittura disseminati, nelle copertine dei dischi e nelle canzoni dei ragazzi di Liverpool, gli indizi a conferma della morte del bassista del gruppo.

Nel libro “The Beatles in Venice” (pubblicato dalla casa editrice Kimerik) del pordenonese Alessandro Tonussi, l’autore gioca con la leggenda “Pid” (Paul is dead, Paul è morto) in una chiave inedita e originale, calandola a Venezia e dintorni e trasformandola in un thriller dal finale inatteso.

«Portare i Beatles a Venezia non è stato semplice, ma nessuno ci aveva mai pensato – racconta Tonussi –. L’ispirazione è nata dal grandioso concerto dei Pink Floyd in Laguna, riportato indietro di vent’anni».

Il racconto è ambientato negli anni Sessanta, in quell’atmosfera euforica che si alimentava dei propri miti, e i Beatles erano tra questi. Precisamente nel 1966, l’anno della presunta morte di McCartney, che avrebbe perso la vita in un incidente stradale per poi essere “rimpiazzato” con un sosia.


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